Il Diabetologo si occupa dell’inquadramento diagnostico e della terapia delle diverse forme di diabete ed insulinoresistenza e delle numerose complicanze ad esse associate.
Caratteristica clinica principale del paziente diabetico è l’aumento del glucosio nel sangue (iperglicemia), proprio per la assente o ridotta produzione di insulina o resistenza alla sua azione, inizialmente in seguito alla assunzione di cibo e con il progredire della patologia anche a digiuno.
La presenza di diabete mal controllato è associata ad importanti complicanze cardiovascolari, neurologiche, metaboliche (dislipidemie), con sviluppo di un complesso quadro biochimico e clinico. È pertanto necessario che il diabetologo inquadri sotto molteplici aspetti il paziente al fine di prevenire lo sviluppo di complicanze o rallentarne l’evoluzione.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stima la prevalenza a livello mondiale del diabete attorno al 9%, in continuo aumento in tutti i paesi, a tutti i livelli di reddito. Il diabete tipo II° rappresenta più del 90% dei casi. 1.500.000 di decessi ogni anno sono riconducibili alla malattia diabetica.
E' anzitutto fondamentale una promozione educazionale continua, a largo raggio, in modo da modificare gli stili di vita per prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete.
Come terapia, si può agire tramite diverse strade: l'alimentazione, l'attività fisica, le cure farmacologiche (antidiabetici orali ed insulina).
Per prevenire le complicanze della malattia, sono importanti:
- un corretto follow-up (cioè la programmazione ed effettuazione di una serie di controlli per monitorare l'andamento delle terapie mediche in atto);
- la compliance terapeutica (cioè una corretta e costante adesione alla terapia da parte del paziente) interventi mirati mulidiscipliari.
Diabete: capirne di piùIl diabete è una malattia cronica che si verifica quando il pancreas non produce sufficiente insulina o quando il corpo non è in grado di utilizzare efficacemente l’insulina prodotta. Ciò si traduce in uno stato di iperglicemia (zuccheri alti nel sangue) che, se non adeguatamente controllata, porta nel tempo danni gravi ad organi ed apparati, soprattutto a livello cardio-vascolare, renale, ai nervi e alla vista. Si distinguono diversi tipi di diabete:
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Domande e Risposte
L'alimentazione ha un ruolo centrale nella prevenzione e nella terapia del diabete mellito, ma non può in alcun modo sostituire i farmaci laddove, in base agli opportuni accertamenti eseguiti, essi siano stati indicati.
Uno stile di vita corretto, che comprende alimentazione e attività fisica, è il primo passo per controllare il diabete. Una corretta alimentazione è fondamentale per le persone con diabete e non differisce molto da quella che chiunque, anche in perfetta salute, dovrebbe seguire.
Per quanto riguarda i carboidrati dovrebbero essere preferiti gli alimenti a basso indice glicemico (che è la capacità di un alimento di far aumentare più o meno rapidamente la glicemia dopo un pasto). La pasta, i legumi ed i cereali integrali hanno un indice glicemico più basso del pane mentre, ad esempio, il riso ha un elevato indice glicemico. Se nonostante le prescrizioni dietetiche i valori della glicemia non sono ben controllati, è necessario allora assumere farmaci che riportino la glicemia a livelli normali.
La frutta, come la maggioranza degli altri alimenti, non va assolutamente bandita dalla tavola di una persona affetta da diabete.
Da questo punto di vista esistono frutti più “a rischio” per gli effetti sulla glicemia come, per esempio, banane, uva, fichi e cachi. Anche i succhi di frutta, soprattutto se con zuccheri aggiunti, la frutta disidratata o sciroppata ed i canditi non sono consigliabili per i soggetti diabetici.
Altri tipi di frutta, come mele, pere, arance, albicocche, pesche, fragole, limoni e pompelmi, sono maggiormente adatti, tenendo sempre in debito conto le raccomandazioni circa il consumo equilibrato e ben distribuito nella giornata.
Tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue, la pressione (per ridurre i rischi di complicazioni al cuore, reni, occhi e nervi) e il colesterolo. Smettere di fumare e se si è sovrappeso basta perdere dal 5 al 7% del proprio peso per abbassare il rischio.
Infine prendere i farmaci prescritti, e fare i controlli regolari con medico di base, dentista, oculista, dietista e medico dei piedi.