Ecografia alla tiroide: perché è importante e quando sottoporvisi?
La tiroide è una ghiandola fondamentale per l’uomo: la sua funzione è quella di produrre specifici ormoni che, attraverso il sangue, raggiungono i vari organi e ne influenzano l’attività.
L’ecografia della tiroide è un metodo diagnostico che, sfruttando gli ultrasuoni, è volto ad individuare ed analizzare, nella forma, nelle dimensioni e nella struttura eventuali noduli presenti nella tiroide.
Non solo la ghiandola principale, ma anche i linfonodi cervicali e le ghiandole salivari maggiori sono oggetto di valutazione di questo genere di esame.
Perché fare l’ecografia tiroide?
L’ecografia della tiroide è indolore e, soprattutto, innocua per il paziente; gli ultrasuoni, infatti, sono delle onde sonore ad alta frequenza che non comportano alcun rischio alla persona che vi si sottopone.
Non ci sono nemmeno effetti collaterali, tant’è che l’esame può essere eseguito da chiunque in qualsiasi momento, anche durante la gravidanza.
Il costo dell’esame è relativamente basso ed i risultati ottenibili sono molto attendibili.
Le motivazioni che possono spingere un eventuale paziente a sottoporsi all’ecografia della tiroide possono essere diverse; dai risultati delle analisi del sangue dalle quali si rendono necessari degli accertamenti, ad auto-diagnosi del paziente stesso. Questo, infatti, può essersi accorto che il tono e il timbro della voce spesso si abbassano involontariamente, o che fa difficoltà a respirare o a deglutire.
Inutile citare il caso in cui le dimensioni della tiroide siano evidentemente aumentate: anche qui è il paziente stesso ad allarmarsi e a volersi sottoporre ad un esame più approfondito, come la visita endocrinologica.